Negli ultimi anni, complice la crescente consapevolezza della necessità di una svolta green nella produzione e della vita di tutti i giorni, si sta assistendo a un costante incremento dell’utilizzo dell’allumino nei più svariati settori. Lo ritroviamo applicato in ambiti industriali, spesso in sostituzione di metalli come l’acciaio, rispetto al quale l’alluminio è più leggero e più resistente, in quanto non arrugginisce e assicura un livello di igiene più elevato.
Proprio per questo Battipav, già all’inizio degli anni 2000, ha scelto di introdurre questo metallo nel 90% dei propri articoli in gamma, facendosi largo tra i concorrenti che ancora oggi utilizzano acciaio e nei pochi casi in cui si monta l’alluminio vengono utilizzati profili di tipo commerciale che quindi non hanno le caratteristiche meccaniche per l’utilizzo specifico.

Il nostro profilo ALU è invece brevettato: permette una grande praticità di montaggio dei componenti tra di loro senza dover applicare alcuna saldatura!
Ma i vantaggi dell’alluminio non finiscono qui: si aggiungono leggerezza, resistenza agli urti e alla corrosione; è a-magnetico, nonché ottimo conduttore termico ed elettrico e riciclabile al 100% e all’infinito.


Da cosa è formato?
Le leghe di alluminio utilizzate nell’industria sono ottenute con la combinazione con materiali come rame, zinco, manganese, silicio e magnesio.
Queste leghe hanno caratteristiche specifiche che implicano la bassa densità (2,7 g/cm³), la duttilità molto elevata (tanto da poter ottenere fogli sottilissimi di alluminio) e la resistenza alla corrosione in ambiente atmosferico (pensate ai cantieri all’aperto!).

Grazie a queste caratteristiche l’alluminio è da considerarsi un metallo Green sotto tutti i punti di vista:
– Per il metodo di produzione
– Per la resistenza all’usura
– Per la resistenza all’aggressione del fuoco, poiché non rilascia sostanze dannose nell’ambiente
– Per i sistemi di riciclaggio applicato su vasta scala
Su questo ultimo punto, l’Italia è davvero brava: col 70% tra quota di riciclo e quota avviata al recupero energetico rispetto al fabbisogno industriale, il nostro Paese ha evitato emissioni per 370.000 tonnellate di CO2 e risparmiato energia pari a 160.000 tonnellate di petrolio equivalente.
